Il gregge, ancora in espansione, è composto al momento da 35 capre Camosciate delle Alpi. Nella gestione dell'allevamento ci ispiriamo a pratiche agroecologiche, che cercano di conciliare la presenza di animali sul territorio con la conservazione della fertilità dei suoli, avvalendosi il meno possibile di energia dall'esterno. Anche per questo, teniamo molto al benessere dei nostri animali e cerchiamo di rispettare il più possibile le loro attitudini naturali sia per quanto riguarda l'alimentazione che la loro etologia in generale. 
L'alimentazione delle capre è basata sul pascolo, il modo migliore per sfruttare al meglio le risorse naturali del territorio, garantire la loro salute e per avere un latte ricco e saporito. Allo scopo di rendere il più lungo possibile il periodo di pascolo e allo stesso tempo di mantenere la fertilità del suolo e la vitalità della flora pratichiamo un sistema di rotazione dei prati e delle macchie dove portiamo le capre per periodi determinati.
I capretti, che ogni anno nascono alla fine dell'inverno, vengono lasciati con la madre per i primi due mesi di vita, in modo da permettere loro di nutrirsi del latte materno e di instaurare così un rapporto con lei, quasi sempre negato negli allevamenti  intensivi.
Facciamo questo, nonostante impilichi per noi una certa "perdita" di latte, poichè nel nostro lavoro non siamo guidati esclusivamente da cosiderazioni di carattere agronomico ed economico, ma anche dall'amore nei confronti di questi animali con cui condividiamo le nostre vite.